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Bambini iperattivi: quando è il caso di preoccuparsi

L’iperattività nei bambini, un disturbo comportamentale caratterizzato da difficoltà di attenzione, coordinazione, percezione, linguaggio e memoria. La sindrome dell’iperattività o ADHD colpisce tra il 3% e il 5% dei bambini e si manifesta con sintomi come difficoltà di attenzione, impulsività e disattenzione. I sintomi dell’iperattività possono essere difficili da distinguere da un semplice comportamento agitato o turbolento, e non è semplice ottenere una diagnosi certa prima dei 5 anni.

I bambini iperattivi sono spesso descritti come costantemente in movimento, pieni di energia ed instancabili. Tuttavia, quando questi comportamenti diventano eccessivi e causano problemi nella vita quotidiana del bambino e della sua famiglia, potrebbe essere il caso di preoccuparsi.

Cos’è l’iperattività nei bambini

L’iperattività nei bambini, nota anche come sindrome da deficit dell’attenzione/iperattività (ADHD), è un disturbo comportamentale caratterizzato da difficoltà di attenzione, coordinazione, percezione, linguaggio e memoria. Secondo gli esperti, l’ADHD colpisce tra il 3% e il 5% dei bambini.

I principali sintomi dei bambini iperattivi

I sintomi dell’ADHD possono variare da bambino a bambino, ma di solito comprendono i seguenti comportamenti:

  • Iperattività: il bambino è in costante movimento e ha difficoltà a sedersi tranquillo.
  • Impulsività: il bambino agisce senza pensare alle conseguenze e ha difficoltà a controllare le proprie emozioni.
  • Disattenzione: il bambino ha difficoltà a concentrarsi e a terminare i compiti.

Quando preoccuparsi

Non è raro che i bambini mostrino comportamenti iperattivi o impulsivi in determinate situazioni, come ad esempio durante una festa o in un parco giochi. Tuttavia, quando questi comportamenti diventano eccessivi e causano problemi nella vita quotidiana del bambino e della sua famiglia, potrebbe essere il caso di preoccuparsi.

Ad esempio, se il bambino ha difficoltà a concentrarsi a scuola o a casa, se è spesso irrequieto e non riesce a sedersi tranquillo per più di pochi minuti, se ha difficoltà a controllare le proprie emozioni e a seguire le regole, potrebbe essere necessario un intervento medico.

Come affrontare l’ADHD

Se si sospetta che un bambino abbia l’ADHD, è importante rivolgersi al pediatra per una valutazione. Il trattamento dell’ADHD può comprendere terapie comportamentali, farmaci, e interventi educativi e familiari. 

È altrettanto importante che i genitori creino un ambiente stabile e strutturato a casa, forniscano rinforzi positivi per i comportamenti desiderati e stabiliscano regole chiare e coerenti.

La comunicazione aperta con gli insegnanti del bambino e altri professionisti della salute mentale può anche essere utile per gestire i sintomi dell’ADHD e migliorare la qualità della vita del bambino e della sua famiglia.

Difficoltà di diagnosi

Va detto che non è sempre facile diagnosticare l’iperattività nei bambini. Ci sono, infatti, evidenti difficoltà che possono rendere difficile la diagnosi di ADHD:

  • Sintomi variabili: i sintomi dell’ADHD possono variare da bambino a bambino e possono essere influenzati da fattori ambientali e di sviluppo.
  • Sintomi simili ad altri disturbi: i sintomi dell’ADHD possono essere simili a quelli di altri disturbi, come l’ansia o la depressione, rendendo difficile la diagnosi.
  • Età di diagnosi: non è semplice ottenere una diagnosi certa prima dei 5 anni, poiché i bambini piccoli possono mostrare comportamenti impulsivi e iperattivi in modo normale.
  • Valutazione basata sui comportamenti: la diagnosi di ADHD si basa sui comportamenti osservati e non su un esame fisico o su un esame del sangue, il che può rendere la diagnosi più difficile.
  • Pregiudizi culturali: i pregiudizi culturali possono influire sulla diagnosi dell’ADHD. Ad esempio, alcuni comportamenti considerati normali in una cultura potrebbero essere considerati segni di iperattività in un’altra. Inoltre, gli standard culturali per l’attenzione e il controllo dei comportamenti possono variare e influire sulla valutazione dell’ADHD.
  • Assenza di un test diagnostico specifico: non esiste un test diagnostico unico per l’ADHD, la diagnosi è basata su una valutazione dei comportamenti e dei sintomi del bambino, il che può rendere la diagnosi più difficile.

Per questi motivi, la diagnosi di ADHD dovrebbe essere effettuata da un professionista della salute mentale esperto e dovrebbe includere una valutazione completa del bambino, della sua storia familiare e dei suoi comportamenti a scuola e a casa.

Inoltre, è importante che la diagnosi di ADHD sia effettuata in modo imparziale e senza pregiudizi culturali.

Quando l’iperattività è accompagnata da altri disturbi

I bambini iperattivi talora possono presentare anche altri disturbi, come ansia o depressione. È importante che il bambino sia valutato da un professionista della salute mentale per identificare eventuali problemi di salute concomitanti e garantire un trattamento completo. 

L’iperattività si può curare?

In generale, l’ADHD non è una condizione che può essere curata, ma può essere gestita attraverso una combinazione di trattamenti e strategie adeguate. Con il supporto adeguato, i bambini con ADHD possono imparare a controllare i loro sintomi e avere una vita piena e soddisfacente.

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