Un corso di acquaticità neonatale, oltre a rasserenare il bebè e a favorire la sua familiarizzazione con l’acqua, incide positivamente anche sul legame affettivo tra il piccolo e il genitore che lo accompagna in piscina. Aumentano, infatti, l’intesa e la sintonia, mentre si gioca e ci si abbraccia in acqua.
Ma non finisce qui: l’esperienza di acquaticità nei primi mesi di vita del bambino è anche in grado di:
- stimolare lo sviluppo motorio
- favorire l’equilibrio
- promuovere la socializzazione
Come dimenticare, d’altra parte, che l’acqua è stato l’elemento in cui il bimbo ha vissuto durante i 9 mesi di gestazione? Si tratta, dunque, di una sorta di viaggio a ritroso nel tempo, in grado di sortire sul bebè un effetto tranquillizzante.
Corso di acquaticità neonatale: la mia esperienza personale
Siamo alla terza lezione del corso di acquaticità neonatale e non posso che parlare in termini più che entusiastici di questa esperienza: Luca in piscina è perfettamente a suo agio, come dimostrano i gridolini di gioia che emette appena entra in contatto con l’acqua. Sin dal primo istante è stata una vera e propria festa: non è stato necessario che si “acclimatasse” o che prendesse gradualmente confidenza con esso, l’ambiente acquatico per mio figlio si è rivelato da subito il contesto ideale in cui divertirsi e rilassarsi.

Un vero e proprio punto di forza del corso a cui ci siamo iscritti io e Luca sono le due istruttrici: Ilenia ed Eliana, che, oltre a essere nuotatrici brave, professionali e competenti, hanno anche uno spiccato talento nel relazionarsi con i bambini piccolissimi: sono dolci, attente, scrupolose e mai invadenti. Le insegnanti che tutte le mamme vorrebbero per i propri bebè! E non solo: sono sempre disponibili a soddisfare qualsiasi curiosità: ti spiegano il perché di ogni singolo esercizio, quale sarà presumibilmente il percorso che il piccolo compirà e gli obiettivi che riuscirà a raggiungere, oltre a darti delle dritte su come stimolarlo e spronarlo a fare una determinata cosa.
Corso di acquaticità neonatale: coccole e tenerezze
Le istruttrici invitano noi mamme, dopo un’apnea o un percorso, a lasciarci andare a coccole e dolcezze con il piccolo, in modo tale da allentare l’eventuale tensione o semplicemente per “festeggiare” il traguardo raggiunto. I bambini poi, si incontrano in acqua, si sorridono, condividono momenti di gioia e giochi. Un ambiente rasserenante, dunque, sotto tanti punti di vista: gli attori che animano questo luogo, infatti, sono mamme e figli che si amano e che si scambiano tenerezze e che desiderano migliorare la qualità del tempo che trascorrono insieme. Una sorta di eden per genitrici e piccini, dove tutti possono sentirsi più felici e contenti!
Per me è stato davvero un toccasana in un periodo non particolarmente facile della mia esistenza: rilassarmi col mio piccino in acqua è stato fondamentale per ritrovare un po’ di pace e di equilibrio interiore.

Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!
 
									 
		
 
											 
											