Il signor Pollice va in vacanza è una favola scritta dalla blogger Irene Marzi allo scopo di aiutare la figlia Sissy – e tutti i bimbi che hanno il suo medesimo vizio – a non mettersi più il pollice in bocca. Mentre con la gemella era riuscita a togliere il ciuccio raccontandole che sarebbe stato ceduto in dono a un uccellino, con Sissy si è ritrovata a dover combattere con un’abitudine dura a morire.
Rendendosi conto che la narrativa per l’infanzia presentava una lacuna in tal senso ha deciso di scrivere una storia ad hoc, che fosse divertente e allo stesso tempo utile!
In effetti l’istinto naturale alla suzione del pollice per fini consolatori – che già si manifesta nel ventre materno – dovrebbe naturalmente estinguersi intorno ai due-tre anni di età, ma se ciò non accade essa rischia di danneggiare le arcate dentarie e di trasformarsi in un vero e proprio “problema sociale”.
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Diventare grandi
Nella favola – destinata a un pubblico compreso tra i due e i sei anni – l’autrice antropomorfizza le 5 dita della mano (il Signor Pollice, il Signor Indice, il Signor Medio, la Signora Anulare e la Signorina Mignolino) – tentando di promuovere in tal modo l’empatia tra il bimbo e il proprio stesso pollice che, a differenza delle altre dita, è costretto a essere succhiato tutto il giorno e tutti i giorni.
Il piccolo lettore, in questo modo, si renderà conto che continuare a tenere il pollice in bocca è sbagliato, poiché costringe il povero dito a una vita infelice e poco appagante. Ma nella favola si dice anche altro: lasciare libero il pollice – ovvero abbandonare un rituale tipico dell’infanzia – significa “diventare grandi”.
A corredo della favola ci sono delle belle illustrazioni realizzate da Velise Bonfante che ben si sposano con il racconto della Marzi, rappresentandone il valore aggiunto.
L’autrice de “Il signor Pollice va in vacanza”
Irene Marzi, che è mamma di 2 gemelle di 5 anni, è la fondatrice di Bimbi Creativi, un blog di successo dedicato ai bambini e, in particolare, ai giocattoli homemade e al riciclo creativo. Insomma uno spirito pratico che strizza anche l’occhio alla buona scrittura: tutti gli ingredienti giusti per avere successo sul web (e non solo!).
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!