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“L’immaginazione è più importante della conoscenza: la conoscenza è infatti limitata a ciò che sappiamo e capiamo, mentre l’immaginazione abbraccia il mondo intero”.
Queste parole di Albert Einstein sottolineano quanto, nell’evoluzione psicologica e cognitiva del bambino, siano indispensabili le discipline che stimolano l’inventiva e la fantasia.
Non sempre i programmi scolastici pongono l’arte sullo stesso piano di altre materie come l’italiano, la matematica, la storia e la geografia, ma la creatività è alla base delle abilità sensoriali, logiche, emotive e anche fisiche.
Sapevi che questa concezione rappresenta un pilastro del metodo Montessori, nonché delle opere di autori famosi come John Dewey ed Elliot Eisner?
Il legame tra arte e sviluppo psicomotorio
Tutti noi genitori dovremmo essere consapevoli del fatto che l’arte è necessaria durante l’infanzia per il miglioramento di una serie di capacità: nello specifico, vi è una stretta connessione tra l’immaginazione e la sfera intellettiva, emozionale, sociale e motoria.
Per quanto riguarda l’aspetto cognitivo e razionale, i bimbi che si dedicano alle attività artistiche diventeranno adulti con una maggiore attitudine al problem-solving e con una visione più ampia e aperta del mondo.
Al tempo stesso, non bisogna dimenticare che l’arte influisce positivamente sull’auto-espressione, sulla curiosità e sull’interesse nei confronti dell’ambiente esterno: un bambino creativo comunica con più facilità, sperimenta numerose sensazioni, non ha paura di mettersi in gioco.
Ma i vantaggi non finiscono qui: essi si estendono dall’ambito mentale a quello fisico, poiché il disegno, la scultura e le altre forme d’arte contribuiscono alla coordinazione vista-tatto, allo sviluppo della manualità e in generale delle funzioni motorie fondamentali.
Alcuni studi condotti sull’argomento
Tantissimi studiosi, nel corso del tempo, hanno fornito il proprio contributo alla questione. Oltre a quelli già citati in precedenza ricordiamo:
- Erik Erikson;
- Benedetto Vertecchi;
- Loris Malaguzzi;
- Gregory Bateson;
- Tullio De Mauro.
Erikson, nello scritto intitolato “Infanzia e società”, stabilisce una profonda relazione tra la crescita e l’arte, e ritiene quest’ultima importantissima per l’autostima e la felicità del bambino.
Questo pensiero accomuna in realtà anche tutti gli altri esperti menzionati: Bateson, per esempio, elabora un particolare modello di apprendimento che non può prescindere dalle attività artistiche come mezzo per rispondere agli stimoli ambientali.
I Children’s Museums e i laboratori didattici
Alle teorie dei pedagoghi professionisti si deve la nascita dei cosiddetti Children’s Museums, nei quali vengono organizzati laboratori d’arte per favorire un’educazione di carattere museale. Molti genitori affidano i figli a simili strutture, dove i bimbi possono manifestare il proprio estro creativo e acquisire nuove competenze.

Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!