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Lo sviluppo motorio del bambino inizia già nei primi mesi successivi alla nascita. L’evoluzione motoria, in questa fase iniziale, viene determinata dal graduale sviluppo cerebrale, il quale è a sua volta è condizionato, oltre che dai fattori genetici, dall’esperienza che il piccolo accumula giorno dopo giorno e dagli stimoli a cui va incontro. Scopriamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere.
Dai tre mesi
Una tappa importante nello sviluppo fisiologico del bambino è quella che si verifica intorno ai tre mesi di età: a partire da questo momento – infatti – il bebè inizia a relazionarsi con i genitori, ricambiando, a proprio modo, l’affetto ricevuto; ma non solo: in questa fase prosegue lo sviluppo delle aree del cervello deputate al pensiero e al controllo fisico.
Il piccolo inizia a capire in che modo combinare i sensi, sulla base della cosiddetta integrazione sensoriale. Nel quarto mese poi, lo sviluppo bambino comporta un miglioramento della vista, che raggiunge gli stessi standard di quella di un soggetto adulto.
Dopo i sei mesi
Tra i sei e i nove mesi dalla nascita, il bambino progredisce non solo sul piano cognitivo, ma anche sotto il profilo fisico e motorio: nel suo cervello, infatti, si creano molteplici connessioni tra le cellule cerebrali e le mani (ma anche con altre parti del corpo, come per esempio la bocca).
Questa è la ragione per la quale si assiste a una crescita veloce della testa del bambino, che appare quasi sproporzionata in confronto al resto del corpo.
Le funzioni motorie, nel frattempo, sono sempre più avanzate: lo sviluppo psicomotorio 9 mesi si caratterizza per movimenti che risultano consapevoli e sempre più studiati.
Dopo i nove mesi
Tra i nove e i dodici mesi di età si registrano i livelli più elevati di ricettività del piccolo, che nel corso di questa tappa di accrescimento appare ormai consapevole non solo di sé ma anche della realtà da cui è circondato.
Questo vuol dire che il bambino ha imparato a interpretare le azioni delle altre persone ed è in grado di controllare le gambe, le braccia e il busto. Si è arrivati a una coordinazione motoria ottimale, come dimostra il fatto che il bambino comincia a gattonare ed è capace di rimanere seduto senza cadere, ma mantenendo la posizione eretta. Di lì a poco, inizierà anche a camminare.
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!