Un altro passaggio, un altro brivido alla schiena, altre lacrime che tenteranno di uscire, ma che saranno trattenute per “decoro” (fino a quando il pianto sarà socialmente considerato una debolezza?), un altro piccolo passo in avanti che ti porterà via dalla nostra “bolla magica”: la tua prima dolcissima infanzia.
So che tutto sarà naturale: i tuoi percorsi nuovi, le tue conquiste, i momenti di scoramento, il tuo essere più adulto e il mio essere fiera di te arriveranno presto, come è giusto che sia, perché non si può essere mamme di teneri cuccioli per sempre.
Anche se stringerti e riempirti di amore è ciò che mi riesce meglio nel nostro mondo perfetto.
Ma ora siamo chiamati a relazionarci con il contesto della scuola, con le sue dinamiche, con i suoi attori: maestri e maestre, compagne e compagni. Sarà diverso dall’asilo, che resta – per certi versi – un prolungamento tenero dei nostri giochi e delle nostre coccole.
Ti accompagnerò, mi darai la mano, riconoscerai un tuo compagno e forse la lascerai, per andare dritto verso la tua nuova avventura.
Riempiti di tutto, amore: gioca, apprendi, memorizza, elabora, matura. Asseconda le tue attitudini, valorizza le tue abilità, impara ad ascoltare chi ha qualcosa da insegnarti e non curarti di chi ha poco da dare.
Io seguirò i tuoi sogni, ti accoglierò e – quando sarà il momento – ti lascerò andare, pur combattendo con i miei sensi di colpa e con le mie indecisioni, col mio essere troppo protettiva e ansiosa… ma alla fine il cuore mi condurrà nel posto giusto, facendomi agire per il meglio, il meglio per te.
È il tuo primo giorno alle elementari.
Non indossi mega colletti e fiocchi bianchi, come si usava ai miei tempi, ma quella luce negli occhi è la stessa che ricordo nei miei: quel mix delizioso tra emozione e paura, tra eccitazione e incertezza.
Quella piccola scossa alla schiena, quella lacrima che si cerca di trattenere, e poi quella gioia fortissima che ripaga di qualsiasi sacrificio: il tuo sorriso, il tuo correre spedito verso la vita che ti aspetta.
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!