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Non fa più tanto caldo, ma dormi ancora con i boxer, che per qualche ragione mi sembra faccia così anni Novanta. Forse perché allora si era più liberi, o più semplicemente perché non c’erano i condizionatori nelle case; il vero lusso era un ventilatore al soffitto, ma se si staccava una pala si rischiava la strage.
Silenzi che parlano
Ti guardo spesso quando non te ne accorgi e sei davvero il mio tormento, l’enigma perfetto, la mia “croce e delizia”. Parli così poco di ciò che senti: custodisci gelosamente ogni emozione, rendendola inaccessibile anche a chi ti ama disperatamente.
La confessione inattesa
Ma ieri sera, in un momento di caos emotivo collettivo, mi hai detto: “Ho paura che cresci e che poi muori.” Ti ho stretto a me come la Sacra Sindone al Cristo e ti ho rassicurato che non devi temere, perché finché ne avrai davvero bisogno io ci sarò.
Così un po’ di quel mistero che ti circonda si è sciolto dolcemente, insieme al mio rimmel e al sangue di San Gennaro.
Ho tirato un sospiro di sollievo, ricomponendomi, e ho desiderato con tutta me stessa che lungo il tuo cammino tu possa incontrare sempre persone col cuore buono. Ecco cosa ti auguro: la fortuna di condividere pezzi di strada con chi sa volerti bene. Perché così le salite fanno meno paura e la vita sembra meno stron*a.
Un settembre frizzantino
Poi ti è venuto un po’ di freddo; settembre quest’anno ha un’aria tutta sua, quasi pazzerella. Ti passo una mia maxi t-shirt e tu te la infili di corsa. E per un attimo, nel vederti indossare qualcosa di mio, mi rassicuro: è come se, in qualche modo, un pezzetto di me potesse continuare a proteggerti, anche quando i pensieri fanno rumore e la sera si fa più fresca.
Il peso dell’amore
Quante volte mi sono chiesta se stessi facendo abbastanza, se il mio amore fosse sufficiente a proteggerti dal mondo. Ma forse la verità è che non possiamo proteggere i nostri figli da tutto. Possiamo solo essere lì, presenti, come un faro nella notte, pronti a illuminare il cammino quando l’oscurità sembra troppo fitta.
Desideri di madre
Vorrei poterti garantire un mondo perfetto, ma so che non è possibile. Allora mi limito a desiderare per te incontri fortunati, anime gentili che sappiano vedere la tua luce e proteggerla. Perché la vita può essere dura, ma con le persone giuste accanto diventa un po’ più dolce, un po’ più sopportabile.
L’eco dei ricordi
Mi torna in mente quando eri piccolo e volevi dormire sempre nel mio letto. Ti rannicchiavi contro di me, come un gattino in cerca di calore. Adesso sei cresciuto, hai i tuoi spazi, le tue regole, ma quando ti vedo così, avvolto nella mia maglietta, ritrovo per un attimo quel bambino.
Non sono solo i figli ad avere paura. Anche noi genitori viviamo con il terrore costante che qualcosa possa farvi del male. È un timore che non si placa mai, cresce insieme a voi, si trasforma ma resta sempre lì, come un’ombra fedele che ci accompagna in ogni momento della vita.
L’eredità del cuore
Non posso prometterti che sarò sempre qui fisicamente, ma posso assicurarti che l’amore che provo per te vivrà in ogni gesto che ti ho insegnato, in ogni parola che ti ho detto, in ogni abbraccio che ti ho dato. È questa l’eredità più importante che posso lasciarti: la certezza di essere stato amato incondizionatamente.
La danza della vita e il legame genitore-figlio
E così continuiamo questa danza, tra vicinanza e distacco, tra protezione e libertà. Tu cresci, io invecchio, ma il filo che ci lega resta intatto, si rafforza, si adatta. Come questa maglietta che ti presto: un po’ troppo grande ora, ma che un giorno, forse troppo presto, ti starà perfetta.
Il segreto del domani
Mentre ti guardo addormentarti, penso che forse il segreto non è cercare di fermare il tempo, ma imparare a godere di ogni momento, anche di quelli apparentemente insignificanti. Come questo: tu che dormi avvolto nella mia maglietta, in una sera di settembre che sa di cambiamento e di promesse sussurrate nel buio.
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Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!