Table of Contents
Il sacco vitellino è una struttura fondamentale per lo sviluppo dell’embrione nei primi stadi della gravidanza. Si forma all’interno del sacco gestazionale, la cavità che contiene l’embrione e il liquido amniotico, e si presenta come un cerchietto visibile in ecografia a partire dalla quinta settimana di gestazione.
Ma qual è la funzione del sacco vitellino e come si modifica nel corso della gravidanza? Vediamo di approfondire questo argomento con l’aiuto delle informazioni trovate sul web.
Come si forma?
Il sacco vitellino si origina da una membrana extraembrionale chiamata endoderma, che riveste la superficie interna del sacco gestazionale. Lo strato di endoderma si piega verso l’interno e forma una vescicola sferica, il sacco vitellino primario, che contiene un fluido ricco di sostanze nutritive.
Verso la fine della terza settimana di gestazione, il sacco vitellino primario si riduce e si separa dallo strato di endoderma, che continua a crescere e a formare una nuova vescicola più piccola e più vicina all’embrione: il sacco vitellino secondario. Questo è il sacco definitivo, che rimane collegato all’intestino primitivo dell’embrione tramite un dotto vitellino.
Quale funzione svolge?
Il sacco vitellino svolge diverse funzioni vitali per l’embrione:
- Fornisce sostanze nutritive al sacco gestazionale prima che si formi la placenta.
- Produce le prime cellule ematiche (eritrociti e macrofagi) e le prime cellule germinali (che daranno origine ai gameti).
- Contribuisce alla formazione del sistema circolatorio, del sistema immunitario e del sistema endocrino dell’embrione.
- Partecipa alla formazione dell’intestino medio e del fegato dell’embrione.
Le modificazioni
Il sacco vitellino raggiunge il suo massimo sviluppo tra la quinta e la decima settimana di gestazione, quando misura circa 6 mm di diametro. In questo periodo, è possibile osservarlo in ecografia come un cerchietto chiaro all’interno del sacco gestazionale.
Dalla decima settimana in poi, il sacco vitellino inizia a regredire e a scomparire progressivamente, in quanto viene sostituito dalla placenta come fonte di nutrimento per l’embrione. Il dotto vitellino si chiude e si atrofizza, mentre il fluido vitellino viene riassorbito dal sacco amniotico.
A volte, il dotto vitellino può persistere come un diverticolo dell’intestino tenue (diverticolo di Meckel) o come una corda fibrosa che collega l’intestino all’ombelico (cordoncino ombelicale). Queste anomalie possono causare complicazioni come ostruzione intestinale o infezione.
L’importanza del sacco vitellino
Il sacco vitellino è un indicatore precoce della vitalità dell’embrione e della corretta evoluzione della gravidanza. La sua presenza e le sue dimensioni possono fornire informazioni utili al medico per valutare lo stato di salute dell’embrione e il rischio di aborto spontaneo.
In generale, dovrebbe essere visibile quando l’embrione misura almeno 5 mm di lunghezza (corrispondenti a circa 6 settimane di gestazione) e dovrebbe avere un diametro compreso tra 2 e 6 mm. Se è troppo grande o troppo piccolo, o assente quando dovrebbe essere presente, può essere segno di una gravidanza anormale o non evolutiva.
Tuttavia, il sacco vitellino non è l’unico elemento da considerare per valutare la prognosi della gravidanza. Altri fattori importanti sono la presenza e la frequenza del battito cardiaco embrionale, la forma e le dimensioni del sacco gestazionale, la datazione precisa della gravidanza e i sintomi clinici della donna.
Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio ginecologo in caso di dubbi o preoccupazioni riguardanti il sacco vitellino o la gravidanza in generale. Solo un esame ecografico approfondito e ripetuto nel tempo può confermare o escludere eventuali problemi.
Il ruolo del sacco vitellino
Il sacco vitellino è una struttura transitoria ma essenziale per lo sviluppo dell’embrione nei primi stadi della gravidanza. Grazie al suo apporto nutrizionale e alla sua capacità di generare cellule vitali per l’organismo, il sacco vitellino favorisce la crescita e la differenziazione dei tessuti embrionali.
Inoltre, il sacco rappresenta una fonte di informazioni preziose per monitorare l’andamento della gravidanza e prevenire eventuali complicazioni. La sua osservazione ecografica permette infatti di verificare la presenza e la vitalità dell’embrione, nonché la sua corrispondenza con l’età gestazionale stimata.
Questa struttura è quindi un testimone silenzioso ma eloquente della meraviglia della vita che si forma nell’utero materno.

Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!
