La gestosi, nota anche come preeclampsia, è un disturbo che si verifica esclusivamente durante i 9 mesi di gravidanza, a partire più o meno dalla ventesima settimana. Cerchiamo di capire insieme in cosa consiste esattamente questo disturbo e come è possibile prevenirlo.
La gestosi è una sindrome clinica della gravidanza, che può arrecare danni sia alla donna incinta che al feto. Questa patologia colpisce circa il 3-5% delle gestanti. Essa si manifesta nella seconda metà della gravidanza e i suoi principali sintomi sono i seguenti:
- aumento della pressione del sangue (anche nota come ipertensione);
- proteinuria, ovvero la condizione caratterizzata da presenza anormale di proteine nelle urine;
- comparsa di edemi a carico degli arti inferiori.
Questa malattia rappresenta una delle più frequenti cause di morte sia della gestante che del feto; essa, infatti, può dare luogo alle seguenti complicanze:
- distacco della placenta, ovvero l’organo temporaneo
- insufficienza renale acuta
- accumulo di liquidi a livello polmonare
- emorragia cerebrale
- crisi convulsive, note come eclampsia
- parto prematuro
- bambino sottopeso
- decesso del feto
Non si conosce l’esatta la causa che sta alla base della gestosi. Si sa tuttavia che giocano un ruolo determinante le problematiche a carico delle pareti dei vasi sanguigni placentari.
Le donne a rischio
Quali sono le donne considerate a rischio gestosi? Fino a qualche tempo fa erano considerate a rischio le donne ipertese. Oggi, grazie a una recente scoperta, è possibile stabilire con maggiore precisione quali sonno le pazienti maggiormente esposte a questo disturbo. Va detto infatti che un team di ricercatori dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, il cui studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista medica Hypertension, ha individuato nell’uricemia il test predittivo della gestosi. Dallo studio effettuato è emerso che questo valore è stato in grado di predire la patologia nell’87,7% delle donne che hanno poi effettivamente sofferto di gestosi e la sua assenza nel 93,3% di coloro che, invece, hanno avuto una gravidanza priva di complicazioni.
Gestosi: come prevenirla?
Gestosi: come prevenirla? È questa la domanda che molte donne desiderose di avere un figlio o già in dolce attesa si pongono. In primo luogo è necessario fare un distinguo tra donne non considerate a rischio e donne considerate a rischio.
Nel primo caso, al fine di prevenire la comparsa della gestosi, si consiglia di adottare uno stile di vita sano ed equilibrato, che preveda l’abolizione del vizio del fumo e delle bevande alcoliche (norme comportamentali, tra l’altro, che sono essenziali anche per evitare un’altra serie di spiacevoli disturbi).
Alle donne ad alto rischio solitamente si raccomanda di assumere la cardioaspirina, ovvero l’aspirina caratterizzata da un basso dosaggio: è stato rilevato infatti che essa contribuisce a ridurre il rischio preeclampsia se viene assunta nelle prime 14 settimane di gravidanza. Le donne considerate a rischio, inoltre, dovrebbero sottoporsi a una serie di controlli mirati, come, ad esempio la flussimetria Doppler delle arterie uterine, una tecnica diagnostica che si effettua intorno alla ventiquattresima settimana e che consente di valutare lo stato di salute della placenta: un eventuale malfunzionamento di quest’organo può essere indice di gestosi. D’altra parte è pure opportuno sottoporsi più frequentemente a esami ecografici per tenere sotto controllo le condizioni del feto.
Per ulteriori informazioni sull’argomento “gestosi: come prevenirla?” visita questo link!
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!