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La terza settimana di gravidanza è una delle più importanti dell’intera gestazione, perché avviene il concepimento: la cellula uovo e la cellula spermatozoo si fondono, per dare vita ad un nuovo essere umano.
Ma che cosa succede nella terza settimana di gravidanza? Come si presenta l’embrione?
Terza settimana di gravidanza in sintesi
Se tu e il tuo partner avete intenzione di allargare la famiglia con un bebè, allora sappi che la terza settimana (a partire dall’ultima mestruazione) è quella in cui potrebbe avvenire il tanto atteso concepimento.
In questo periodo, infatti, avviene l’ovulazione: grazie al progesterone, uno dei follicoli presenti nelle ovaie, “matura” fino a “esplodere”, espellendo la cellula uovo.
Sintomi ovulazione
L’ovulazione è seguita da perdite vaginali di colore chiaro e dalla consistenza mucosa, che cessano nel giro di un paio di giorni. Durante questa fase occorre avere rapporti sessuali completi e sperare nell’arrivo della cicogna!
Il viaggio dell’embrione
Ora che abbiamo scoperto come avviene il concepimento, facciamo chiarezza anche sulla fase successiva.
A concepimento avvenuto, il piccolo embrione affronta un viaggio di 72 ore che, dalle tube di Falloppio, lo condurrà all’utero dove, l’endometrio (un rivestimento interno che viene prodotto tutti i mesi e, in caso di mancato concepimento, viene espulso sotto forma di mestruazioni) sarà la sua nuova casa.
È bene ricordare che non siamo macchine e che i nostri corpi non funzionano allo stesso modo, pertanto l’ovulazione può presentarsi anche alla seconda settimana di gravidanza o più tardi (alla quarta).
Il concepimento: i primi sintomi
Quando l’embrione arriva nell’utero avviene l’annidamento, che durante la terza settimana di gravidanza potrebbe causare dolori al basso ventre. È una fase molto importante: un errato annidamento potrebbe provocare un aborto spontaneo.
L’annidamento è un processo che si verifica quando l’embrione “scava” una piccola nicchia nell’endometrio, un tessuto irrorato da milioni di piccoli vasi sanguigni, a partire dal quale si formerà la placenta.
L’annidamento può provocare la rottura di alcuni capillari, si tratta di un processo assolutamente normale che potrebbe generare delle perdite ematiche e che, durante la terza settimana di gravidanza potrebbe provocare dei mal di pancia lievi, che non devono far allarmare la gestante. In ogni caso, è bene consultare il proprio medico per verificare l’entità di tali perdite e dei dolori.
Durante la terza settimana di gravidanza avviene la produzione di beta HCG, un ormone che favorisce la formazione della placenta: l’organo temporaneo, indispensabile per la sopravvivenza del feto. Quest’ormone, inoltre, svolge l’importante funzione di proteggere l’embrione evitando che gli anticorpi materni lo identifichino come un corpo estraneo, attaccandolo.
Ecografia terza settimana di gravidanza
Purtroppo durante la terza settimana di gravidanza non è possibile fare un’ecografia o un test di gravidanza per scoprire se il concepimento è avvenuto oppure no, occorre attendere qualche altro giorno e l’arrivo della quarta settimana di gravidanza.
Terza settimana di gravidanza: cosa fare?
Quando si desidera un figlio occorre cominciare a prendersi cura di lui/lei prima del suo arrivo. Durante la terza settimana di gravidanza non hai ancora la certezza di essere incinta, ma, nel dubbio, è bene prendere tutti gli accorgimenti del caso.
Ciò significa che è opportuno fare esami pre-concezionali, che attestano lo stato di salute della futura mamma, assumere integratori su consiglio medico (come l’acido folico), seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, evitare gli alcolici e abolire il vizio del fumo.
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Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!
