Come ha influito il coronavirus sulla vita quotidiana delle famiglie? Lo abbiamo chiesto a una mamma milanese, Adriana Scardigno, che lavora nel turismo e che, a causa dell’emergenza, ha dovuto rimandare un po’ di progetti.
Le conseguenze del Coronavirus sulla vita quotidiana non si sono fatte attendere, soprattutto nelle “zone rosse” come Milano. Come hai vissuto questa reclusione coatta, tu che sei abituata a vivere con una valigia in mano?
La città deserta mi mette profonda tristezza… non sono abituata a vedere Milano in questo stato! Ovviamente tengo botta e so che si tratta di una fase passeggera: approfitto di questa “reclusione” per ideare i prossimi viaggi!
Sei una travel blogger da sempre attiva nel mondo del turismo: qual è lo scotto che sta pagando questo settore? Credi che si viaggerà di meno?
Le imprese turistiche hanno perso migliaia e migliaia di euro a causa delle cancellazioni: alberghi e ristoranti sono vuoti, i telefoni di agenzie di viaggio e tour operator non squillano, i grandi eventi fieristici annullati o rimandati. Ritengo che non si viaggerà di meno ma ci sarà più prudenza nella scelta della meta, considerate le restrizioni di alcuni Paesi ai turisti italiani. Nei prossimi mesi ci sarà sicuramente un boom del turismo interno e la riscoperta dell’Italia da parte degli italiani.
Qual è il confine tra emergenza sanitaria e psicosi collettiva?
Le informazioni che ci arrivano costantemente dai telegiornali hanno scatenato il panico: basti pensare ai supermercati svaligiati nella mia città! Purtoppo l’eccesso di informazioni, i titoli drammatici della carta stampata e il proliferare di fake news hanno trasformato una influenza – seppur seria – nella nuova peste. Occorre mettere da parte la paura e tornare a vivere la nostra quotidianità con serenità, adottando tutto il buonsenso possibile per evitare il contagio.
Come hai spiegato a tuo figlio novenne l’emergenza in corso?
Anche lui ha visto le immagini in tv ed è un po’ spaventato. Ho cercato di tranquillizzarlo ricordandogli che gli accorgimenti quotidiani, come lavarsi le mani, sono utili per non ammalarci. Nel frattempo, per distrarci, facciamo un po’ di compiti e ci godiamo il pranzo assieme grazie allo smartworking!
Cosa dovrebbero fare a tuo avviso le istituzioni?
In Italia custodiamo un patrimonio artistico e naturalistico di inestimabile valore eppure coloro che lavorano nel settore turistico non sono adeguatamente tutelati.
Poco prima dell’arrivo del Coronavirus abbiamo subito il fallimento di una grande compagnia aerea con migliaia di passeggeri rimasti a terra: ogni evento eccezionale (epidemie, guerre, cambiamenti climatici) cambia il modo di viaggiare e, inevitabilmente, lascia dietro di sé disoccupazione.
Domani, a Roma, è stata indetta una manifestazione da parte degli addetti ai lavori al grido di #nonsmetteremodiviaggiare, per chiedere al governo immediati sostegni economici. Il turismo è la linfa vitale del nostro Paese, non possiamo “abbandonare” coloro che lavorano tutti i giorni per rendere le nostre vacanze indimenticabili!

Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!