Guardo questa foto, deve essere stata scattata negli anni sessanta. Un lungo fiume di un paese di provincia, una giornata calda, probabilmente estiva. Vorrei tornare a quel giorno in bianco e nero, infilarmici dentro.
Vorrei incontrare questi due ragazzi, passare del tempo con loro, ascoltare dalle loro voci entusiaste i progetti per il futuro e per quella sera stessa, da trascorrere sicuramente insieme.
Vorrei ritornare anche io più giovane e sedermi sulla riva di quel fiume, annusare i profumi della pianura e abbronzarmi la schiena parzialmente scoperta.
Sento, a distanza di secoli e millenni, il sapore di una felicità che sembrava non dovesse finire mai. Il calore del sole. E quei sorrisi pieni, di chi si sente fortunato. Ed eterno.
Perché non è davvero così? Perché siamo giovani e felici e l’attimo dopo siamo divorati dal freddo e dalla paura?
Ripercorro con la mente le stanze e i luoghi di quella giovinezza andata, rivedo i personaggi mitici conosciuti attraverso i loro racconti pieni di dettagli, che quasi mi pare di averli incontrati davvero; e poi gli amori contrastati, le fughe estemporanee, le serate infinite attorno al solito tavolo, i banchi di scuola, le mamme volate in cielo troppo presto.
Il ragazzo e la ragazza sono fratello e sorella. E sono liberi, due persone libere. Con la testa e lo spirito liberi, intendo. Due persone che sanno ridere, amare e vivere la vita a volte in maniera appassionata, altre distrattamente. Due persone profondamente diverse, ma entrambi orgogliosi e con la testa dura. Entrambi a proprio modo generosi e gentili.
La ragazza – Rosetta – è mia madre, e il ragazzo – Nicola – è mio zio.
Ora, dopo la breve “galera” cui sono stati condannati in vita, sono tornati a essere entrambi liberi. L’uno accanto all’altra. E anche se qui mancano fino a togliere il fiato, è bello immaginarli a braccetto, sereni, per sempre insieme. Dall’altra parte.
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!