Partiamo da un presupposto: non esistono ricette magiche per essere una madre migliore. Ma se saprai emanciparti dai “buoni consigli” non richiesti e dalle regole auree del pedagogista di turno, avrai più spazio per esprimere te stessa e dare il meglio ai tuoi figli.
Insomma il mio consiglio è di non seguire consigli.
Anche perché, è bene ricordarlo, ci saranno sempre altre mamme, pediatre, puericultori, parenti acquisiti e anche dei perfetti sconosciuti che non perderanno occasione per sciorinare le proprie conoscenze sulla genitorialità e offrirti decaloghi e consigli non richiesti.
Cosa fare in queste occasioni? Tacere, chiudere le orecchie e proseguire per la propria strada, senza farsi minimamente scalfire da coloro che non sono capaci di empatizzare col prossimo, ma che sanno solo giudicare e puntare il dito.
L’alterco con la pediatra saccente
Pensa che alcuni giorni fa una pediatra voleva insinuarmi il dubbio che allattare dopo gli 8-9 mesi fosse un inutile vizio, dato che, a suo dire, il latte materno – dopo i primi mesi di vita del neonato – risulterebbe privo di nutrienti utili. Avrei dovuto tacere, lo so, ma non ho resistito a dirle che si sbagliava.
Sai come mi ha risposto? Mi ha detto: “E chi lo sosterrebbe?”
“L’Oms”, ho ribattuto.
“Chi?”
“L’Organizzazione Mondiale della Sanità”
“Ah!”.
Ecco, a volte asfaltare può essere una valida alternativa al tacere.
Come essere una madre perfetta
Ogni mamma deve fare da sé. Non ci sono regole o esperti che tengano.
La maternità è un istinto, a volte disordinato e barcollante, ma che nei momenti di crisi sa indicarti sempre la strada giusta da seguire.
Insomma non ci sono risposte alla tua domanda: “Come essere una madre perfetta?”, ma dovrai solo lasciarti guidare dall’istinto mitigato dal buon senso, in modo tale da effettuare la scelta migliore possibile per te e per i tuoi figli.
Non fare paragoni
Non pensare che le altre madri siano migliori di te, perché il loro piccolo è più obbediente o perché magari ha migliori voti in pagella, non ci sono metri di valutazione per le mamme né graduatorie da scalare.
Il fatto è questo: ogni mamma che ama il proprio figlio non deve essere giudicata, neppure da se stessa.
Non sentirti una fallita!
E anche quando ti senti una fallita, quando ti assalgono i sensi di colpa perché non hai dato abbastanza, perché non sei stata capace, o forse non ci sei riuscita per stanchezza o mancanza di tempo, l’istinto materno ti saprà dire che è giusto così, che ognuno ha i propri tempi e che non tutte le mamme sono uguali.
La conclusione è questa care mamme: non bisogna mai farsi prendere dal panico, neppure nelle situazioni di emergenza!
Sappiate che il vostro cuore saprà sempre suggerirvi qual è la strada migliore da percorrere, e seppure sul momento avrete la sensazione di avere sbagliato, col tempo vi accorgerete che non è così.
Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!