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L’ecografia premorfologica è la prima ecografia in cui si possono vedere eventuali anomalie a carico del feto. Viene eseguita tra la 16esima e la 19esima settimana, al fine di riconoscere più precocemente eventuali patologie. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Di cosa si tratta
In cosa consiste l’ecografia premorfologica? L’eco premorfologica studia la crescita fetale, per stimare l’epoca presunta del parto, ma anche la morfologia degli organi e delle strutture ossee per escludere o individuare segni che potrebbero essere indice di alcune patologie o malformazioni strutturali.
A cosa serve l’ecografia premorfologica
In particolare essa consente una indagine accurata della forma e delle dimensioni degli organi, di valutare lo spessore della plica nucale, il corretto sviluppo dell’osso del naso, la lunghezza del femore, il sesso del feto e le caratteristiche del liquido amniotico.
L’ecografia premorfologica ha il medesimo scopo dell’esame strutturale o morfologico, ma viene eseguito in anticipo, così da avere una diagnosi precisa sullo stato di salute del bambino e – in condizioni positive -evitare esami invasivi.
Come si esegue
Un’ecografia premorfologica viene eseguita tramite il passaggio di una sonda sull’addome della futura mamma: l’apparecchiatura utilizzata è altamente professionale e consente di riconoscere circa il 90% delle maggiori malformazioni. Oggi, in alcuni centri, grazie ai progressi in campo tecnologico, si utilizzano delle speciali sonde in 3D che – oltre a essere più efficaci per riscontrare eventuali anomalie – studiano il sistema nervoso centrale e forniscono un’immagine più reale del feto, quest’ultima circostanza, tra l’altro, risulta essere particolarmente emozionante per la mamma in dolce attesa.
Ricordiamo tuttavia che l’ecografia premorfologica non effettua la diagnosi per malattie cromosomiche e genetiche; per queste ultime, infatti, è necessaria l’amniocentesi o il test del dna fetale.
Ecografia premorfologica e aborto
L’ecografia premorfologica è utile al fine di avere un’anteprima dello stato di salute del feto. In questo periodo della gravidanza, in caso di anomalie e patologie, è possibile prendere qualunque decisione, sia essa l’interruzione di gravidanza oppure l’accettazione della malattia: due scelte entrambe delicatissime.
Ricordiamo a tal proposito che la legge 197/48 e le sue successive modificazioni prevedono che l’interruzione di gravidanza in caso di malattia fetale può essere eseguita fino alla 22 settimana.
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Sono blogger, giornalista e web content editor; contemporaneamente sono mamma di Luca e Viola: il tempo è poco, ma faccio i salti mortali per dare sempre il meglio! Il mio motto è “Chi la dura la vince”!