Sei anni di mani intrecciate, di mille “perché” a cui non so sempre rispondere, di occhi che mi chiedono il mondo e di risate che sanno guarire qualsiasi stanchezza. Oggi è il tuo compleanno, e io non riesco a pensare a te senza rivivere tutte le tue prime volte. La prima volta che hai stretto il mio dito con quelle manine minuscole. La prima parola, detta con quel timbro che sapeva di futuro. I primi passi, incerti eppure decisi, come se dentro di te sapessi già che il mondo è tuo e che camminarci sopra sarà solo l’inizio. Mi hai insegnato la forza molto prima di pronunciare la tua prima parola. Mi hai mostrato cosa significa lottare quando ancora non sapevi stringere il pugno. Leggi anche: “Viola è tronata a casa” Ti guardo mentre dormi Ti guardo ora mentre dormi, il viso sereno illuminato dalle luci natalizie, e rivedo quella bambina nell’incubatrice che ha saputo trasformare la paura in speranza. La prima volta che ho potuto prenderti tra le braccia, fuori da quel guscio di vetro e tecnologia, ho capito ...
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Bimbi
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I disturbi gastrointestinali nell’autismo: tra sintomi e benessere quotidiano
Il legame tra i disturbi gastrointestinali e l’autismo è un argomento che continua ad attirare l’interesse della comunità scientifica. Non è raro che persone nello spettro autistico manifestino problematiche legate al tratto digestivo, come costipazione, diarrea, dolore addominale o reflusso gastroesofageo. Questi sintomi, spesso sottovalutati, si intrecciano con le peculiarità neurologiche e comportamentali dell’autismo, contribuendo a plasmare una quotidianità che richiede attenzione e competenza. La rilevanza del microbiota: un mosaico invisibile Il microbiota intestinale, un complesso ecosistema di microrganismi, sta emergendo come uno degli elementi centrali nell’interazione tra autismo e disturbi gastrointestinali. Studi recenti hanno messo in luce come le alterazioni nella composizione di questi batteri possano influenzare sia i sintomi fisici che quelli comportamentali. L’intestino, infatti, comunica costantemente con il sistema nervoso attraverso segnali biochimici, aprendo una finestra su come l’equilibrio microbico possa incidere sull’umore, sull’ansia e su altre manifestazioni neurologiche. In questo contesto, la ricerca si concentra su come modificare il microbiota per alleviare i disturbi. Cambiamenti nell’alimentazione, probiotici e altre terapie mirate sono al centro di sperimentazioni promettenti, ma non ancora definitive. Le possibili origini dei sintomi: ...
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Mollusco contagioso nei bambini: una guida per comprenderlo e affrontarlo
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Motricità fine: un’abilità preziosa per lo sviluppo del bambino
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Disturbi
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VES alta in gravidanza: cosa sapere e come affrontarla
Durante la gravidanza si verificano una serie di adattamenti fisiologici che richiedono un monitoraggio costante, tra questi la VES alta in gravidanza. Tra gli esami ematici prescritti dai medici durante i nove mesi, la Velocità di Eritrosedimentazione (VES) rappresenta uno strumento utile per valutare lo stato di salute generale. Questo parametro, pur non essendo specifico per una particolare condizione patologica, può indicare la presenza di infezioni o infiammazioni. Monitorare i valori della VES permette di prevenire o identificare eventuali complicazioni, garantendo una gravidanza più serena. Che cos’è la VES e come funziona La Velocità di Eritrosedimentazione è un esame del sangue che misura il tempo necessario affinché i globuli rossi si depositino sul fondo di una provetta contenente plasma. Questo processo, che avviene in un’ora, può essere più rapido in presenza di alcune condizioni, come infezioni, infiammazioni o alterazioni dei livelli proteici nel sangue. Durante la gravidanza, i livelli della VES tendono a cambiare fisiologicamente, rendendo essenziale una corretta interpretazione dei risultati. L’aumento della VES in gravidanza è spesso legato a modificazioni ormonali e al maggiore volume plasmatico che caratterizzano ...
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Tiroide in gravidanza: controlli e salute materno-fetale
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